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Annessiectomia

L’annessiectomia è la rimozione chirurgica di uno o di entrambi gli annessi uterini (tube di Falloppio, o salpingi, e ovaie). L’annessiectomia può essere monolaterale o bilaterale. In pazienti in età fertile l’annessiectomia bilaterale determina una menopausa precoce (chirurgicamente indotta o iatrogena).

LE PATOLOGIE DEGLI ANNESSI UTERINI

L’annessiectomia monolaterale o bilaterale viene indicata in caso di:

  • patologia neoplastica di ovaio e tube;
  • patologia neoplastica di endometrio e cervice uterina;
  • tumore borderline dell’ovaio;
  • patologia infiammatoria e/o infettiva acuta di ovaio e tube;
  • endometriosi refrattaria a terapia medica;
  • dolore pelvico cronico;
  • mutazione dei geni BRCA1 e BRCA2 (annessiectomia bilaterale profilattica).

PRIMA DELL’INTERVENTO

Prima dell’intervento di annessiectomia laparoscopica la paziente effettua elettrocardiogramma, esami ematochimici, radiografia del torace standard ed eventuali ulteriori esami per la corretta definizione del rischio anestesiologico.

Prima della annessiectomia laparoscopica è possibile l’eventuale profilassi anti-allergica in caso di ipersensibilità individuale a farmaci e la sospensione di farmaci anticoagulanti, secondo prescrizione anestesiologica, previo counselling con la paziente.

L’INTERVENTO DI ANNESSIECTOMIA LAPAROSCOPICA

L’annessiectomia laparoscopica è una tecnica mini-invasiva. Richiede incisioni di piccole dimensioni (da 5 a 10 mm), con conseguenti cicatrici poco visibili, sull’addome. Le incisioni consentono l’ingresso degli strumenti chirurgici nella cavità addominale e l’estrazione dei pezzi operatori.

Nella cavità addominale si insuffla gas (in genere CO2) per la visualizzazione e mobilità del sito chirurgico.
Gli strumenti chirurgici includono un cavo ottico munito di videocamera per la visione dettagliata della regione da operare. Il chirurgo osserva il quadro endoscopico su un monitor.

DOPO L’INTERVENTO

Con la tecnica laparoscopica, la degenza ospedaliera è di 24-28 ore. Il recupero completo avviene dopo 2 o 3 settimane dall’intervento. Il decorso post-operatorio varia in base:

  • alla tecnica utilizzata;
  • alla soggettività della paziente.

 

Si consiglia, comunque, di evitare sforzi eccessivi nelle settimane successive all’operazione.