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Taglio Cesareo

Il taglio cesareo è un intervento chirurgico in cui il bambino viene dato alla luce attraverso un taglio sull’addome della madre. Le principali indicazioni che possono portare a questa scelta (o a questa necessità) sono:

  • Problemi di salute nella madre,
  • Problemi di salute nel feto,
  • Gravidanza multipla,
  • Posizione anomala del feto,
  • Problemi durante il travaglio.

 

In alcuni casi è semplicemente la futura mamma che preferisce partorire con taglio cesareo piuttosto che con parto naturale, senza una giustificata ragione medica; in questi casi è auspicabile che ginecologo e ostetrica illustrino nel dettaglio vantaggi e svantaggi di questa scelta, presentando anche tutte le opportunità oggi disponibili (come per esempio il ricorso all’anestesia epidurale).

L’intervento è relativamente sicuro per entrambi, soprattutto quando programmato, anche se si tratta pur sempre di un’operazione chirurgica con tutti i rischi del caso. Al di là di questo aspetto, il principale svantaggio rispetto al parto vaginale è la necessità di un periodo di convalescenza più lungo per la mamma e un aumento del rischio di complicazioni nel caso di successive gravidanze.

Il taglio cesareo viene effettuato di norma a 39 settimane di gestazione. Tuttavia alcune condizioni, come una patologia materna o fetale, possono portare ad un’ anticipazione dell’intervento. La durata dell’intervento può variare da caso a caso. In media un taglio cesareo dura circa 30 minuti. Se praticato di emergenza, si tratta di una procedura rapidissima, con una durata di pochi minuti.

Nella maggior parte dei casi il taglio cesareo viene effettuato con anestesia loco-regionale (epidurale) che addormenta solo la parte inferiore del corpo e che si effettua attraverso una puntura indolore nella schiena. Se l’intervento è eseguito in condizioni di emergenza può essere necessario ricorrere all’anestesia generale. Questo tipo di anestesia di solito inizia con la somministrazione dell’anestetico tramite flebo nel braccio, ma a volte può essere praticato con un gas che viene respirato tramite una mascherina. Con l’anestesia generale non potrete sentire, percepire né vedere nulla durante il parto.

I due principali vantaggi dell’anestesia locale rispetto alla totale sono:

  1. una netta diminuzione dei rischi,
  2. la possibilità di sentire e vedere vostro figlio appena nato.

L’INTERVENTO

Quali sono i tempi chirurgici?

1. Incisione addominale. Il chirurgo pratica un’incisione sulla parete addominale. Di solito è orizzontale, immediatamente sopra il pube (incisione trasversale). Se è necessario un taglio più ampio, o se il bambino deve nascere con urgenza, il medico può praticare un’incisione verticale che parte da sotto l’ombelico e arriva immediatamente sopra l’osso pubico.

2. Incisione uterina. Dopo l’incisione addominale il medico ne pratica un’altra sull’utero. L’incisione uterina di solito è orizzontale e viene praticata nella parte bassa dell’utero (incisione trasversale). Possono essere usati altri tipi di incisioni uterine, a seconda della posizione del bambino nell’utero o in caso di complicazioni, come, ad esempio, la presenza di una placenta previa.

3. Parto. Se siete sotto anestesia epidurale o spinale, probabilmente avvertirete dei movimenti quando il medico estrae delicatamente il bambino dall’utero. Il chirurgo pulisce la bocca e il naso del bambino, chiude il cordone ombelicale e lo taglia. La placenta viene rimossa dall’utero e le due incisioni vengono chiuse con dei punti di sutura. Alla donna viene somministrata ossitocina, un ormone che l’organismo produce anche durante il parto naturale, per favorire la contrazione uterina e ridurre la fuoriuscita di sangue.

DOPO IL TAGLIO CESAREO

Dopo il taglio cesareo la maggior parte delle madri e dei bambini rimane in ospedale per circa 3 giorni. Nelle prime ventiquattrore dopo l’intervento sarete invitate ad alzarvi e camminare. Fare due passi può aiutarvi a guarire più in fretta, a prevenire la costipazione e la potenziale formazione di trombi. Con ogni probabilità il catetere e la flebo saranno tolti dopo 12-24 ore dall’intervento. Durante il ricovero il medico e gli infermieri controlleranno la cicatrice e gli eventuali segni di infezione. Monitoreranno anche l’appetito, la quantità di liquidi che bevete e la regolarità delle funzioni urinarie e intestinali.