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Istmoplastica

ISTMOCELE

L’istmocele è una deformazione, simile ad una “tasca”, della parete anteriore dell’utero, conseguenza di un difetto di guarigione della parete uterina, in seguito a uno o più tagli cesarei o a miomectomia del tratto istmico anteriore.

Il sintomo più frequente, suggestivo della presenza di istmocele, è rappresentato dal sanguinamento post-mestruale (Postmenstrual Abnormal Uterine Bleeding, PAUB): trattasi di un sanguinamento di colore rosso-scuro presente da 2 a 15 giorni dalla cessazione del fisiologico flusso mestruale, sovente maleodorante e misto a muco. Sintomi meno specifici sono rappresentati da algie pelviche in sede sovra pubica, menorragia, dismenorrea, dispareunia e spotting post-coitali.
L’istmocele può essere responsabile di alcune complicanze, quali sterilità secondaria, endocervicite, endometrite, gravidanza ectopica in corrispondenza della cicatrice, impianto placentare anomalo (placenta previa e/o accreta), formazione di fistole vescico-uterine e dislocazione e/o incarceramento di dispositivi intra-uterini.

La sintomatologia in oltre l’80% dei casi si presenta nei sei mesi successivi al taglio cesareo; in alcuni casi la presenza di un istmocele può essere invece del tutto asintomatica.

L’ecografia transvaginale rappresenta l’indagine diagnostica di primo livello per lo studio dell’istmocele. L’esame dovrebbe essere preferenzialmente eseguito durante l’episodio di sanguinamento post-mestruale ovvero alcuni giorni dopo la fine della mestruazione regolare; l’istmocele apparirà come un’area anecogena simile ad un triangolo isoscele con l’apice posto a livello della parete anteriore dell’istmo e la base in corrispondenza della parete posteriore del canale cervicale. 

L’isteroscopia ambulatoriale presenta un’accuratezza diagnostica superiore rispetto alle altre indagini diagnostiche per l’istmocele, consentendo inoltre anche una valutazione dell’opportunità
terapeutica. L’istmocele apparirà come un difetto anatomico, simile ad una tasca, sito all’altezza del terzo superiore, meno frequentemente del terzo medio o inferiore, della parete anteriore dell’istmo o del canale cervicale.

La terapia medica basata sulla somministrazione di estroprogestinici o di solo progesterone è stata presa in considerazione da diversi Autori nel tentativo di risolvere la sintomatologia associata all’istmocele, sebbene risultati contrastanti siano disponibili a tal riguardo.

L’istmoplastica è la procedura chirurgica per il trattamento dell’istmocele e può essere effettuata per via laparoscopica, vaginale, laparoscopica roboticamente assistita, o isteroscopica.

L’istmoplastica isteroscopica viene eseguita in sala operatoria mediante l’utilizzo di resettori tradizionali di 26-27 Fr (9 mm) o di miniresettori del diametro di 15 Fr (5 mm). L’intervento migliora significativamente i sintomi legati alla patologia e gli outcomes riproduttivi. 

PRIMA DELL’INTERVENTO

La sospensione di farmaci anticoagulanti e l’eventuale profilassi anti-allergica possono essere indicate prima dell’istmoplastica in sala operatoria. Prima dell’intervento di istmoplastica isteroscopica possono essere prescritti contraccettivi estroprogestinici o minipillola a base di solo progestinico per ridurre i sanguinamenti e facilitare l’intervento chirurgico.

DOPO L’INTERVENTO

Dopo l’intervento di istmoplastica isteroscopica la donna ritorna alle attività quotidiane con tempi di recupero minimi. L’istmoplastica in sala operatoria viene praticata in regime di day-surgery: la paziente viene dimessa generalmente poche ore dopo la procedura.

Sono possibili lievi perdite ematiche vaginali che si risolvono spontaneamente. In base alle necessità, si può prescrivere terapia antibiotica e trattamenti locali ad azione antisettica e lenitiva sulle mucose genitali.

Viene programmato generalmente un controllo ecografico e/o isteroscopico ambulatoriale a 2-3 mesi dopo l’istmoplastica isteroscopica. 

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